Non appena l’amministrazione si sente colta in fallo, anzichè porre rimedio alle criticità evidenziate, sceglie la strada peggiore, quella di strumentalizzare il tutto riducendole ad accuse da campagna elettorale.
Peccato che Legambiente abbia sollevato i medesimi dubbi del M5S, ma non ci risulta in corsa per le elezioni del 4 marzo.
Quindi è il momento di fare chiarezza su quanto accaduto basandoci sui fatti.
Fatti che, a fronte delle informazioni pervenute e dalle dichiarazioni a mezzo stampa, ci riportano alla definizione di quell’area verde come riforestazione urbana, nella quale a novembre 2013 molti bambini, genitori e volontari di varie associazioni hanno messo a dimora oltre 400 piante, spendendo quasi 5000€.
Solo qualche mese dopo, il Sindaco ha dichiarato che si è avviata una serie di confronti con Ferrari per l’ampliamento dei parcheggi proprio in quell’area. Confronti che hanno portato la Ferrari a presentare il progetto il 26 giugno 2017. Il progetto prevedeva la concessione di un’area di proprietà della provincia per la quale il comune ha fatto richiesta il 29 giugno 2017. La provincia ha risposto positivamente con uno schema di convenzione datato 4 Dicembre 2017.
Con delibera di giunta del 19 Dicembre 2017 l’amministrazione comunale ha convalidato la convenzione stipulata con la Ferrari dove viene definito l’ampliamento dei parcheggi, da effettuare entro il 31 Marzo 2018, nella zona verde adiacente alla pedemontana oggetto di riforestazione urbana.
La convenzione cita testualmente: “provvedere alla ripiantumazione o sostituzione perequativa delle alberature esistenti, con piante di analogo stadio per consentire la realizzazione dell’ampliamento, secondo quanto previsto dall’art. 14 del Regolamento del Verde del Comune di Maranello e da piantumarsi secondo un preciso progetto che verrà approvato in Giunta con apposito atto”, peccato che al 23 gennaio non è ancora stato definito nessun progetto, non è quindi chiaro se le piante verranno spostate o abbattute per lasciar spazio ad una nuova piantumazione, ma soprattutto non sono stati definiti tempi e luoghi come invece si è fatto per la realizzazione del parcheggio.
Anche se il comune non dovrà spendere i quasi 5000 € come avvenne per la piantumazione del 2013, non vi sono garanzie sull’impianto di irrigazione e sul riutilizzo delle medesime piante, ma soprattutto il nuovo parcheggio andrà a snaturare il valore della piantumazione partecipata. Probabilmente è questione di giorni e le 400 piante spariranno, lasciando spazio a dubbi e incertezze su una scelta iniziale errata e conclusa nel peggiore dei modi.
Il solo ampliamento dei parcheggi non può essere visto come soluzione ai problemi legati alla mobilità, occorre introdurre misure che, in modo efficace, possano contribuire alla riduzione del traffico favorendo la mobilità sostenibile e riducendo l’inquinamento.
Se il PD vuole continuare con le polemiche sterili lo faccia pure, noi intanto abbiamo depositato un ordine del giorno dove chiediamo di incontrare in commissione ambiente il Mobility Manager della Ferrari (figura prevista da un obbligo di legge), per poter capire cosa si è fatto in questi anni per ridurre il traffico e per proporre le nostre idee e soluzioni, perché riteniamo che una migliore e più efficiente mobilità possa agevolare l’azienda e i suoi dipendenti, riducendo i costi per gli spostamenti casa/lavoro dei dipendenti e gli spostamenti per lavoro dei dipendenti stessi, migliorando ulteriormente l’immagine della Ferrari e favorendo l’interesse della collettività.
Se vi state chiedendo:
“l’amministrazione non ha mai incontrato il Mobility Manager?”
E’ la domanda che abbiamo fatto anche noi!
Così, dato che in un ambito pubblico e amministrativo in cui si scrivono pagine e pagine di documenti, verbali, delibere e determine di ogni tipo, abbiamo chiesto i verbali degli incontri fatti negli ultimi 5 anni tra amministrazione e Mobility Manager Ferrari, e quella che segue è la risposta che abbiamo ricevuto:
“I contatti con l’azienda per la condivisione puntuale dei problemi sono stati frequenti.
Trattandosi di un soggetto privato, è norma rapportarsi con un’azienda a partire da chi ne ha responsabilità amministrative e legali. Nel caso di Ferrari, gli incontri effettuati dall’Amministrazione Comunale si sono svolti con i tecnici e i funzionari indicati dall’azienda stessa. Non è consuetudine produrre verbali su incontri di questo tipo.”