Quanto accaduto nella capitale danese ci fornisce un’importante lezione sulla
mobilità urbana: benché spesso si parli di convivenza tra auto e bici in città, è innegabile che per spingere davvero i cittadini a lasciare la macchina in garage, bisogna rendere la vita meno facile agli automobilisti. Soltanto quando prendere la bici sarà infinitamente più conveniente e veloce dell’auto assisteremo a una vera rivoluzione nei trasporti.

Le amministrazioni locali saranno chiamate a una scelta:
avvantaggiare in modo considerevole la mobilità sostenibile oppure concedere il solito contentino di qualche chilometro di pista ciclabile ai ciclisti, non intaccando la supremazia indiscussa delle auto.
Ora, per un attimo pensate che l’esempio di Copenhagen possa essere calato nella nostra realtà, oggi cosa ci limita nell’uso della bici? Principalmente tratti ciclabili non ben collegati che ci costringono a percorrere tratti di strade non sicure per i ciclisti, mancati percorsi extraurbani e percorsi che allungano la distanza rispetto al tragitto in auto a causa di innumerevoli attraversamenti e deviazioni. Quindi?
Le soluzioni ci sono e sarebbero anche piuttosto semplici, spesso e volentieri le amministrazioni lamentano di non avere fondi per sviluppare le ciclabili, ma anche a questo esistono ottime soluzioni, ad esempio l’introduzione di strisce di vernice tracciate su quasi tutte le strade (come accade a Melbourne) ad una distanza dal ciglio della strada che varia da 40-50 centimetri fino ad un metro, che con un minimo costo e tempi di realizzazione molto brevi permettono ai ciclisti di occupare la stessa strada utilizzata dagli autoveicoli, ma in sicurezza.
Lo racconta Giovanni Monfrino, di Moncalieri (To) che, dopo essere stato per 5 settimane a Melbourne, è tornato in Italia colpito da questo metodo: “Il fatto di poter utilizzare direttamente l’asfalto offre da subito un incremento enorme di chilometri di piste ciclabili. Si può dire che il 98% delle strade di Melbourne sia effettivamente una pista ciclabile. Quando sul bordo strada è previsto un parcheggio, semplicemente la famosa striscia verniciata non fa altro che mantenere la distanza non più dal ciglio strada ma dalle vetture parcheggiate. Di fatto la strada diventa pensata per tutti i mezzi che la percorrono, pedoni, bici ed auto, come è giusto che sia, e la pista ciclabile non è più una eccezione da segnalare. Va da sé che il tutto funziona se gli automobilisti rispettano la linea che delimita la “bike lane” ovvero la corsia dedicata alle bici.”
E’ semplicemente questione di visione politica, che in un momento di crisi come questo, nel quale gli Italiani fanno i conti con a crisi economica e se potessero limiterebbero ancora di più l’uso dell’auto, sarebbe forse il momento migliore per agire, abbassando notevolmente il flusso dei veicoli a favore pedoni e ciclisti.Il vero passo avanti non è quello di fare rotonde o varianti per spostare il traffico in altre aree della città, ma prendere seriamente in considerazione la possibilità di dare finalmente priorità ai ciclisti e pedoni anzichè ai veicoli a motore, con tutte le azioni del caso: collegare le ciclabili, metterle in sicurezza, limitare e migliorare gli attraversamenti ed ampliare le zone a traffico limitato. Non c’è nulla da inventare, basta solo guardarsi attorno nella realtà già virtuose su questo tema e copiare.
L’esempio di Copenhagen
E’ stato chiesto all’amministrazione pubblica della capitale danese di redigere un piccolo “vademecum” per tutte le capitali o città europee che vogliano seguire il suo esempio.
Ecco tre regole semplici e chiare per iniziare.
- Pianificare con cura la strategia per la viabilità, scegliendo quali modalità – tra biciclette, trasporto pubblico e vetture – debbano avere la priorità lungo le vie chiave della città.
- Puntare alla progettazione di tutti gli spazi interni e abbandonati della città per conservare la natura compatta e densa del sistema urbano, cosicché gli spostamenti in bicicletta possano avvenire in un raggio d’azione ragionevole per tutta la cittadinanza.
- Non è necessario che ci sia bel tempo per utilizzare la bicicletta: “L’inverno di Copenaghen è veramente freddo!”, scherzano i danesi.
Gruppo MoVimento 5 Stelle Maranello
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